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Corse d’estate : come fronteggiare il caldo torrido


Ecco alcuni suggerimenti di Massimo Santucci per gestire il caldo e l’umidità senza smettere di correre.
Prima parte

D’estate la temperatura aumenta vertiginosamente. Il corpo, in estate, deve avere un abbigliamento leggero durante l’allenamento al contrario dell’inverno quando cerchiamo tramite le tecnologie delle fibre funzionali di coprirci, produrre e mantenere una quantità di calore.
Consideriamo che con il caldo dovremmo prenderci cura della pelle mettendo una protezione dove battono i raggi del sole e dovremmo integrare anche con l’alimentazione il dispendio di liquido.
È utile mangiare molta frutta e verdura, avere una buona scorta di carboidrati, diminuire i grassi e gli zuccheri. Un altro consiglio è quello di calare l’uso delle carni rosse. I tempi di digestione delle proteine sono lunghi. Mangiandole, il nostro apparato digerente è impegnato per  ore.
Il sangue che non circola, non arriva bene negli altri organi. L’effetto sarà quindi di sonnolenza e pesantezza.
Il corpo si difende diminuendo la sudorazione e  bloccando ogni nostra possibilità di rinfrescarci.

Che cosa faccio contro il caldo, ma soprattutto c’è differenza tra temperatura e umidità?

Per prima cosa dobbiamo sottolineare che la fatica che si fa è causata dai gradi di umidità nell’aria più che dalle temperature dell’aria.

Che cos’è la temperatura?

In fisica la temperatura è la proprietà che regola il trasferimento di energia termica o calore da un sistema ad un altro. Quando si parla di equilibrio termico vuol dire che i due sistemi si trovano alla stessa temperatura.

Che cos’è l’umidità?

L’umidità è la misura della quantità di vapore acqueo presente nell’atmosfera.

Come mai è difficile correre quando è umido?

Sono 2 i motivi principali:

A) La termoregolazione
Per trovare una termoregolazione il nostro corpo suda e toglie energia sotto forma di calore e noi ci raffreddiamo.
Se l’umidità è alta il processo di evaporazione si interrompe, il sudore fa le gocce e ci surriscaldiamo. Non evaporando, come reazione sudiamo di più andando a intaccare le riserve idriche del corpo e potremmo essere soggetti a disidratazione.

B) L’ossigeno
Dove l’aria è umida la pressione parziale dell’ossigeno è minore.
Se c’è una minore pressione parziale risulta più difficile il trasporto dell’ossigeno dall’aria al sangue.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.